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venerdì 25 novembre 2016

Alla scoperta del macabro a Roma: la cripta dei cappuccini in via veneto.

Siamo nel mese di novembre, periodo dedicato a visitare e a rendere omaggio ai nostri cari defunti. I romani, come è noto, non hanno una particolare fama di persone riflessive e profonde. A volte può persino spiazzare la loro mancanza di profondità, il loro lasciar correre, il loro ottuso non interrogarsi sull'esistenza. Eppure a Roma c'è una dimestichezza e familiarità con la morte che potrebbe regalarci qualche insperata "saggezza". 


Il pensiero della morte, prima ancora di incupirci, potrebbe restituire valore all'istante vissuto e ridimensionare tutte le innumerevoli pene superflue del quotidiano. Proprio per questo oggi, amici, voglio portarvi in un posto dove la vita e la morte s'incontrano.
Roma non è certamente una città particolarmente spaventosa, nonostante la sua millenaria storia abbia visto stragi e carneficine, tuttavia è ricca di luoghi oscuri e tenebrosi in grado di generare una vera inquietudine e nello stesso tempo una profonda riflessione sul significato di " sorella morte".


"Noi eravamo come voi e voi sarete come noi", recita la scritta che dà il benvenuto al visitatore nei pressi della Cripta dei Cappuccini, in via veneto 27. In questo angolo della città c'è la chiesa di Santa Maria Immacolata, la cui semplice facciata non fa certo presagire nulla di macabro. Ma scendendo nella sua cripta troviamo un cimitero del tutto particolare dove sono conservati più di 4000 ossa e teschi di cappuccini e non solo che sono state usate per realizzare candelabri, fioriere, altari e molti altri oggetti.


Il cimitero monumentale dei padri cappuccini è una tappa obbligata tra le bellezze fuori dal comune del turismo della capitale.
Questo luogo, che prima era il cimitero dei frati e delle persone povere della zona, fu trasformato in un'opera d'arte del XVIII secolo, quando, non essendoci più posto per le sepolture, si decise di utilizzare gli scheletri come tessere di un mosaico per recuperare spazio.


Oggi, in sei cappelle, si possono vedere scenografiche costruzioni, altari, lampadari, decorazioni murali, fatte con le ossa, nonché alcuni corpi mummificati con indosso le vesti tipiche dell'ordine, mentre il pavimento è ricoperto di terra proveniente da Gerusalemme.
La prima cappella è quella della resurrezione. Nella parete di fondo le varie componenti dello scheletro umano formano la cornice entro cui c'è una tela che rappresenta Gesù che risuscita l'amico Lazzaro.
La seconda è chiamata della messa, ed è l’unica a non essere decorata da ossa o da mummie. Qui si celebra la funzione in onore dei defunti.


La terza è chiamata dei teschi. Nel timpano della nicchia centrale campeggia una clessidra fatta con scapole alate per indicare lo scorrere del tempo. Nella parete di fondo sono disposti tre frati cappuccini in piedi, quasi in cammino, mentre lungo le pareti laterali due frati sono sdraiati in atteggiamento di riposo dentro nicchie curvilinee. Nel mezzo della volta ci sono tre elementi decorativi vistosi, in cui prevale la sfera ornata di fiori. Dalla volta del corridoio scende un lampadario da una stella ad otto punte.
La quarta è detta la Cappella dei bacini. Nelle pareti laterali due frati riposano adagiati sotto un arcosolio, mentre nella parete di fondo ci sono tre nicchie con dei cappuccini chini in avanti.
La quinta è quella delle tibie e dei femori: le pareti laterali presentano quattro vani per parete con dei cappuccini in piedi e vestiti con il saio.
La sesta e ultima è chiamata dei tre scheletri perché ci sono tre piccoli scheletri della famiglia Barberini, due dei quali si trovano sulla parete di fondo e sorreggono con una mano un cranio alato, mentre, sulla volta, al centro all'interno di una mandorla, simbolo della vita nascente, c'è uno scheletro sottile, quello della piccola principessa Barberini,. La piccola regge con la mano destra una falce simbolo della morte.

Se volete prenotare una visita visitate il mio sito web: www.guidaturisticacarlaciccozzi.it
Mi potete anche contattare su facebook: guida turistica carla ciccozzi
Oppure mi potete mandare una e-mail: levisitediacarla@gmail.com
Per avere tutte le info e il costo del biglietto visitate il sito: www.cappucciniviaveneto.it/
·         http://www.turismoroma.it/

Ciao al prossimo post

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